LET’S DRAW


Il Nintendo DS ci ha ormai abituati a tutti i generi di esperimenti video ludici: fra questi figurano anche numerosi software più o meno professionali che ci trascinano nel mondo del disegno a mano libera. In principio fu la Pictochat inclusa nella console, con naturale evoluzione in Flipnote Studio; sul fronte del software venduto in negozio invece la situazione si è mossa solo ultimamente con il lancio ravvicinato di Art Academy da parte di Nintendo e il software in questione, Let’s Draw, sviluppato dai padri di quella Mama protagonista della scena con i suoi numerosi hobby (leggi: Cooking Mama, Gardening Mama…).

Animali, frutta…e dinosauri

La premessa necessaria è che il gioco è indirizzato ad un pubblico giovanissimo, se non di più. Dallo stile grafico agli effetti sonori infatti, il tutto sembra uscito direttamente da libri illustrati per bambini, di quelli con poche parole e molti disegni colorati per intendersi. Questo però di per sé non è un difetto, anzi, va a coprire un genere (quello dei giochi educativi) che su DS stranamente ha poco attecchito nonostante l’udienza più varia che mai.


Non tutti gli animali si possono disegnare. Per tutto il resto c'è Let's Draw.

Ciò che il software richiede all’utente è quindi una serie di disegni, che spaziano dagli animali domestici ai dinosauri, tramite semplici istruzioni su schermo e vocali. Naturalmente per fare ciò l’utente ricorrerà all’accoppiata pennino e touch screen, attraverso i quali potrà sfruttare i diversi strumenti che il gioco offre per disegnare e colorare le proprie opere. Purtroppo in questo frangente esce allo scoperto un primo limite del gioco, infatti le possibilità tendono al minimo, con una manciata di colori e pochissimi tipi di tratto della matita: una scelta user-friendly ma che andrà a demolire la creatività dei bambini più portati per il disegno.


3…2…1…eh?


Al di là delle meccaniche ridotte all’osso il gioco comunque avrebbe potuto offrire varietà con diverse modalità o spingendo i giovani utenti a opere sempre più particolareggiate, con una sorta di curva di difficoltà comunque non troppo ripida; ed è qui invece che il software fallisce in quasi tutto.

Oltre alla modalità sopra illustrata, in cui è possibile esercitarsi, senza alcuno stimolo, nel disegno di alcune decine di figure, vengono offerte altre due modalità, che paiono quasi inserite tanto per rimpolpare il contenuto, senza un perché e senza un’adeguata realizzazione.

La prima delle modalità in questione è la modalità “disegno libero”, in cui semplicemente i piccoli pittori potranno cimentarsi in opere di loro invenzione. A questo punto sorge un dubbio, comune con questo tipo di esperienze: perché un bambino dovrebbe preferire disegnare su schermo invece che su un foglio di carta? Già, non c’è un motivo.

L’ultima, per nulla scontata, modalità chiama in causa alcuni minigiochi slegati da tutto il resto del gioco: si tratta di classiche meccaniche di sfregamento del touch-screen o di pressione di pulsanti al momento giusto, niente di particolarmente eccezionale. Una nota di lode va data invece alla possibilità di disegnare le figure che utilizzeremo nel minigioco, in alternativa a quelle standard. Insomma, questi minigiochi potevano anche non esserci, ma a conti fatti risultano essere quasi uno dei punti di forza del gioco.


Eccoli qui i minigiochi...beh cosa vi aspettavate?


CONCLUSIONI



Grafica: 6.5
Non fraintendete: di bello o artisticamente ben fatto non c’è alcunché. Ma cosa può interessare ad un bambino? Colori e intuitività dello schermo sono tutto! Non che con le poche opzioni ci volesse molto…

Sonoro: 6.5

L’idea di doppiare tutti i passaggi di istruzioni è buona, mentre gli effetti sonori sono pochi e ripetitivi. Anche qui, la fascia d’utenza a cui il gioco si rivolge si può ritenere soddisfatta.

Gameplay: 5

L’intuitività va bene, ma quando è data da meccaniche semplicistiche anche per un bambino qualche problema c’è. Era sufficiente sposare lo stile di Flipnote Studio per consentire a tutti di cimentarsi nel disegno, mentre gli sviluppatori hanno voluto puntare, fallendo, al solo pubblico infantile.

Longevità: 3.5
Tre modalità, senza un perché, pochi strumenti e con un comparto tecnico ripetitivo. Anche per un bambino è troppo!


TOTALE: 5


In questo caso non si può che sposare la frase detta spesso dai genitori: “Invece di stare lì a rincretinirti, vai fuori a giocare!!” O a disegnare. Già, perché Let’s Draw fallisce nel suo intento principale, quello di insegnare o spingere a disegnare. Se i bambini smaniano per disegnare quindi, per una volta lasciamo il nostro DS spento e tiriamo fuori matite, pennarelli e affini, ne gioveranno tutti.