11 settembre 2011 L'America dieci anni dopo




Dieci anni dopo le Torri Gemelle
Una sintesi sulla guerra contro il terrorismo


Il mondo occidentale ha festeggiato a Maggio la morte del personaggio che ha segnato il passaggio dal novecento, con le sue contraddizioni, alle incertezze del terzo millennio: Osama Bin Laden.
La caduta delle Torri Gemelle, 11 settembre 2001, ha segnato l'ascesa di George W. Bush alla presidenza, come se fosse una sorta di caposaldo politico nella guerra contro il terrorismo, facendosi così la fama di “Presidente di Guerra”.
La fortuna politica di George Bush è comnque legata alla figura di Bin Laden, non solo perché costituiva una sorta di alter ego al comunismo ma anche perché Osama e Bush sono stati un tempo legati soprattutto quando ancora il mondo mediorientale spaventava l'occidente con Khomeini e la rivoluzione islamica.
Bush ha portato l'occidente in guerre che potevano essere la replica di tante “guerre del Vietnam” ed a Bin Laden è toccato il ruolo di “Ho Chi Minh”, il cattivo alleato dei talebani, che voleva disintegrare il “Grande Satana” statunitense.
Queste sono state le ragioni mediatiche del perché l'occidente e gli alleati si sono trovati a recuperare la loro sovranità in territori come l'Iraq o l'Afghanistan senza sapere dove ripiegare.
In passato queste guerre erano solo esclusiva competenza americana, oggi, Washington ha voluto che la Comunità Internazionale condividesse le responsabilità delle varie “Guerre di liberazione dal Terrorismo”.
In questi dieci anni è cambiato il mondo; soprattutto perché di fatto con il crollo delle Torri Gemelle si usciva da quella fase di molto relativa tranquillità politica degli anni '90.
E si entrava in un mondo nuovo che è pieno di contraddizioni di innovazioni e di incertezze. Ora la frontiera è il mondo arabo, la Libia in particolare dove la guerra impazza come la caccia all'altro ex amico Gheddafi.

Gli americani hanno trovato Bin Laden accettando costi politici, umani e finanziari troppo onerosi che adesso stanno pagando soprattutto per quanto riguarda la percezione che il mondo ha di Washington.

Gli Usa, a dieci anni dall'attentato che ha cambiato il mondo, si svegliano con molte certezze, anche interne in meno e tante guerre da osservare all'estero.

Cosa è cambiato? Nulla, solo che l'islamismo, nemico numero uo un tempo, ora pare divenire l'alleato principale della politica americana. Il discorso del Cairo ne è la prova.

Fonte:Italiaglobale.it