Salve amici di Extremegeneration.it!
In questo articolo non parleremo di device ma indagheremo e scopriremo il funzionamento di un’importante servizio che sembra dover rivoluzionare l’interno mercato europeo: Whatsapp Sim. Nata da un’idea tutta italiana, un vanto dunque per il nostro paese, anche se “scopiazzata” da qualcosa già prodotta all’estero, è stata introdotta sul mercato lo scorso 21 Gennaio 2015.
Dall’omonima applicazione, disponibile oramai per tutti i mobile OS (Operating System, Sistemi Operativi) più importanti quali ad esempio iOS (iPhone, iPad), Android, BlackBerry OS, Windows Mobile, ha l’intento di creare un collegamento tra chi ormai di quest’applicazione non può fare proprio a meno e chi per lavoro o per svago si trova a passare dei periodi all’estero.
Difatti, costituisce l’unica alternativa se non vogliamo sottoscrivere, con il nostro operatore telefonico o altri (Lycamobile, Klik, ZeroMobile, etc.), delle tariffe speciali per poter parlare e messaggiare, tariffe – a mio parere – troppo care ed ingiuste dato che molto spesso gli stessi operatori si trovano anche in altri paesi, vedi Vodafone con le sue reti in Spagna, Germania ed Inghilterra. Dunque, questo non giustifica i prezzi esorbitanti (il pagante molto spesso non è solo quello che chiama ma anche chi riceve) perché l’operatore di partenza è anche quello di arrivo, non vi è un operatore terzo che deve essere pagato per garantire il servizio voce o sms.
Fatta questa breve parentesi per capire dove si colloca il progetto, le motivazioni che hanno spinto alla sua creazione, esaminiamo nel dettaglio come funziona e di cosa si tratta.
Le caratteristiche
Whatsapp SIM è una SIM CARD a tutti gli effetti compatibile con tutti i dispositivi e disponibile in tutti i formati (Standard, Micro e Nano SIM). Per poterla utilizzare è sufficiente sostituire la SIM presente all’interno del nostro Smartphone, nel caso disponiamo di telefoni a singola sim, oppure adoperarla come seconda scheda (caso in cui abbiamo un telefono dual sim).
Le ragioni che hanno spinto alla realizzazione di una SIM per Whatsapp e non altri sistemi di messagistica istantanea come Viber, Telegram, Facebook Messenger, sono i numeri. La cornetta verde (logo dell’appliazione) conta ben 700 milioni di utenti attivi al mese, non pochi direi. Forse per questo il caro Mark Zuckerberg ha pensato, lo scorso anno, di rilevare la società per ben 19 miliardi di dollari.
La SIM si connette con più di 400 operatori in circa 150 paesi, sono coperti gran parte dei paesi facenti parte dell’Europa e tutti i paesi dell’Unione Europea. La SIM sceglie, per meglio dire tutta la tecnologia che c’è dietro questa scheda, in maniera completamente automatica l’operatore che, al momento di utilizzo del servizio, garantisce la migliore copertura possibile. Tutto questo con lo scopo di assicurare, quanto più è possibile, una continuità d’uso.
Molti lettori sapranno bene cosa significa andare alla ricerca di segnale per consentire l’invio del messaggio, la comparsa della spunta “V” di fianco al testo.
Quindi, grazie alla sua connessione alla rete globale, è possibile messaggiare senza limiti in qualsiasi momento e, soprattutto, ovunque ci si trovi. Addio, finalmente, alla ricerca di connessioni Wi-fi free oppure disperati collegamenti in hotspot, sperando che chi è di fianco a noi possa condividere un po’ di rete, giusto il tempo di scambiare qualche messaggio.
I Costi
Whatsapp SIM costa solo 10 euro all’anno, si può chattare senza limiti. La SIM non presenta costi fissi, canoni o scadenze. E’ possibile decidere, anno per anno, se rinnovare o meno il servizio, aggiungere servizi accessori – capiremo a breve di cosa stiamo parlando – o eliminarli.
I costi così bassi, potrebbero spingere, chi utilizza la rete solo per messaggiare ad acquistare un SIM di questo tipo, avvalendosi semmai di un telefono dual sim, per utilizzare il servizio di messaggistica evitando di sottoscrivere abbonamenti per il pacchetto dati quando si è fuori casa.
Progetto rivoluzionario, incredibile, e forse geniale ma – ahimè – direi un po’ caro se parliamo di scambio di file multimediali. Se scambiare frasi, parole, non costa nulla (solo i 10 euro di attivazione del servizio), scambiarsi foto, registrazioni audio o video, diventa molto ma molto caro. Per gestire lo scambio di file multimediali, i propositori del servizio, hanno pensato di adottare il sistema dei crediti.
E’ possibile acquistare 1000 crediti, attraverso una normale ricarica agli esercenti abilitati oppure attraverso il sito web del produttore. Verrebbe da pensare che 1000 crediti concessi al costo di 5 euro siano tanti, invece non è così. I citati 1000 crediti consentono di scambiare al massimo 50 foto o 10 video, direi molto pochi dato che per 10 euro all’anno viene concesso illimitatamente il servizio di messaggistica. Sembrava strano che il servizio, così vantaggioso, non avesse in fondo una qualche sorta di “fregatura”.
Nonostante ciò crediamo che sia un’ottima strada da utilizzare quando si è all’estero oppure quando si vuole solo scambiare messaggi, i costi per questi servizi normalmente sono di gran lunga superiori.
Sviluppi Futuri e Impressioni Finali
Giunge da poco la notizia – in rete già si vociferava da tempo della cosa – che Whatsapp stia implementando o abbia già implementato, in versione Beta per gli sviluppatori, la possibilità di utilizzare la conosciuta applicazione ed il servizio dati per effettuare chiamate vocali. Di certo non si tratta di una novità, dato che il servizio è proposto da Google con la sua Hangout, dal conosciutissimo Skype ed altri servizi più recenti come Viber, da molto tempo. Questi, addirittura, consentono anche di effettuare chiamate video.
Credo, che da questo punto di vista l’applicazione sia rimasta indietro. Molte infatti sono le cose volutamente non sviluppate o sviluppate troppo tardi che hanno segnato l’arretratezza dell’applicazione che continua a diffondersi non tanto perché sorprenda quanto perché è stata la prima del settore.
Anche l’ultimo servizio, Whatsapp Web, sa di cosa trita e ritrita. A molti, sulla rete, non va giù il fatto che si tratta di un sistema Mirror Link e non di un vero e proprio software installabile sul PC. Cosa, invece, fatta da molti concorrenti del settore. E, per dirla tutta, perché pagare 0.89 euro all’anno per un servizio che viene offerto gratuitamente da altri.
Tanti sono gli interrogativi che l’utilizzo di questa applicazione fa nascere, tanti quanti sono gli utenti che la utilizzano quotidianamente. Concludo dicendo che il futuro ci dirà se le scelte di mercato premieranno o meno Whatsapp, Whatsapp SIM, oppure se finirà nel dimenticatoio come tante altre applicazioni, vedi Ruzzle.
Anche per oggi è tutto. Restate sintonizzati su Extremegeneration.it 😉
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